CONCATENEMENTO – VIA DEI LAGHETTI – CENGIA DEI CAMOSCI – VIA DELLE CIMETTE

Via di ampio respiro per ambienti e panorami, laddove l’orientamento in caso di nebbia è abbastanza complicato. Inoltre le imponenti slavine primaverili potrebbero, nel corso degli anni cambiare l’orografia del territorio.

Si raggiunge in auto il bivio di Santo Stefano di Sessanio  sulla SS 17BIS.  Cartello per il Rifugio del Lago Racollo. Qui si parcheggia.  Si attraversa la Piana di Campo Imperatore in direzione NORD fino ad arrivare all’inizio della Canala dove,  dapprima si costeggia la Via del Maggiore Cieri  (Medico degli Alpini) e successivamente la Via dei Laghetti a q.1820.

La Via è costituita da marmitte rocciose le quali formano dei veri e propri laghetti con acque limpide e trasparenti. Questa ascensione richiede una buona dimestichezza con le rocce in considerazione del fatto che presenta passaggi fino al III sup.. A q.2385 si confluisce ad un’altra Storica Via intitolata al Cap. Adelelmo Brancadoro (Medaglia d’Argento al Valor Militare) per poi raggiungere la Vetta del Monte Prena 2561slm. Si scende per un canale a NORD-OVEST  circondato da alte guglie a forma di mitrie fino ad arrivare al Piano d’Abruna. Qui il panorama è mozzafiato in quanto si entra nel cuore della montagna. Nell’attraversare il Piano  si incontra  la più rara flora d’alta quota come ad esempio la pseudorchis albida, il papavero pirenaico ecc..  Una volta superato il vallone si arriva alla base del canalino di Santa Colomba 2190slm. Da questo punto iniziano le Vie dei Camosci e delle Cimette. Dapprima si percorre una cengia obbliga  con piccoli canali,  in alcuni punti  strapiombanti, quasi sempre pieni di neve e successivamente si perviene alla base NORD della Torre di Casanova dove la vista sulle colline Teramane è  straordinaria.  Si scende per  ghiaie e rocce rotte fino ad arrivare ad una comba, quasi sempre piena di camosci dove  c’è la presenza di  una sorgente con  l’acqua cristallina. Alcuni canali innevati anche d’Estate potrebbero presentare qualche problema per cui è consigliabile l’uso  della  piccozza. Si costeggia la comba per riprendere  un’altra cengia erbosa che conduce al Vado del Piaverano 2327slm. Dove termina la gita.

Il ritorno può essere effettuato, o percorrendo un tratto del Sentiero del Centenario  fino alla Forchetta di Santa Colomba, oppure per la Via dei Pennesi che inizia proprio sotto la Torre di Casanova. In tutti e due gli itinerari  di rientro bisogna sempre attraversare la Piana di Campo Imperatore.

Dislivello positivo: 1300m

Dislivello negativo: 1300m

Sviluppo Km 18,500

Materiale consigliato: corda da m30, imbraco, cordini, 2 moschettoni e piccozza.

Paolo Boccabella

I primi laghetti
Le prime paretine
Le marmitte piene di acqua
Semplici passaggi di arrampicata.
I nevai ancora presenti
Monte Prena la Vetta 2561slm
Si passa in un altro ambiente
Sullo sfondo i Piani d’Abruna
Canalini innevati
Ambiente severo
Passaggi complicati
La Cengia dei Camosci
La Torre di Casanova
La Via delle Cimette e l’attacco della Cengia dei Camosci
L’immenso Campo Imperatore
La Via dei Pennesi

Dislivello positivo: 1300m negativo: 1300m Sviluppo Km 18,500

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *